“Nell’isola che non c’è. Guida ai borghi fantasma di Sicilia” di Beniamino Biondi

25 Giugno 2025
Esce il 29 giugno in tutte le librerie e sugli store online il nuovo libro di Beniamino Biondi Nell’isola che non c’è. Guida ai borghi fantasma di Sicilia (Edizioni Il Palindromo), a cui l’autore ha lavorato per tre anni compiendo lunghe ricerche ed effettuando numerosi sopralluoghi nelle zone più isolate della Sicilia, facendo anche alcune importanti scoperte.

Perché in Sicilia esistono decine di piccoli borghi abbandonati, città fantasma e insediamenti rurali che riposano nella solitudine di un tempo senza storia. Li volle il fascismo, e di seguito l’Ente per la Riforma Agraria, per il ripopolamento delle campagne e il superamento del latifondo. I borghi siciliani, appartati e raccolti, giacciono come degli esiliati di pietra, ornati d’architetture metafisiche, ruderi di una modernità condannata all’incuria, simboli travagliati di un’utopia incompiuta. Questo libro è un viaggio nella Sicilia più sconosciuta, nel paesaggio segreto dell’entroterra: strade di terra immerse fra i campi, edifici austeri dallo stile littorio, orizzonti lirici e perturbanti; ed è pure un viaggio nella memoria attraverso il racconto del silenzio, sulle tracce di un’isola che non c’è.

Il libro, che si configura come l’unica mappatura completa ed esaustiva dei borghi rurali siciliani, più di cento diversi insediamenti dal primo sorto nel 1922 all’ultimo del 1974, analizza attraverso il racconto dei luoghi le vicende della riforma agraria in Sicilia, con una rivisitazione progressiva delle politiche agrarie del fascismo, poi sostituite dalle azioni inutili e fallimentari compiute nel dopoguerra, fino alla crisi definitiva del mondo rurale.

A metà strada fra memoir, indagine architettonica, saggio storico e libro di viaggio, con una forte componente narrativa, il volume è una sorta di grande romanzo intorno alle “città invisibili” della Sicilia, con le vicende della loro storia – anche fatti minuti, individuati come sintomi di processi molto più ampi – e un racconto del loro presente, restituito sulla pagina nelle forme più propriamente narrative e con un ampio corredo fotografico e una cartina in allegato che individua l’esatta ubicazione di tutti i borghi.

Come ha scritto l’urbanista e teorico della Città Creativa Maurizio Carta, nella lunga prefazione al testo, “esistono libri che si esauriscono nella loro dimensione fisica, sono contenuti nella loro forma e finiscono con l’ultima pagina. Esistono, invece, libri infiniti che generano mondi, che moltiplicano le storie, che aprono porte e che sono diversi quanto le menti e i cuori che li leggono. Il libro di Beniamino Biondi è uno di questi: raccontando storie di luoghi che sono stati, genera storie di mondi che potrebbero essere. Nel libro ogni lettore troverà una personale mappa inusuale che lo porterà alla scoperta emozionale di una costellazione di piccoli punti – oggi opachi – disseminati nella Sicilia rurale, una ragnatela di insediamenti che appare come un arcipelago di rovine e resistenze, un vero e proprio atlante della memoria collettiva.”

Dopo il successo della prima alla Marina di Libri a Palermo, nei prossimi giorni il volume sarà presentato ad Agrigento ed inizierà un lungo tour estivo di presentazioni in provincia e in altre città siciliane, fino all’autunno.

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