Infrastrutture, gli architetti: “La priorità assoluta è l’aeroporto ma riteniamo il ponte sullo Stretto fondamentale per rilanciare Agrigento quale porta d’Europa nel Mediterraneo”
13 Agosto 2025“E’ l’aeroporto nella Piana di Licata la priorità assoluta in provincia di Agrigento”.
Lo afferma il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola, che continua: “Siamo comunque consapevoli che la realizzazione del ponte sullo Stretto, che ha già incassato l’ok del CIPESS, sarebbe fondamentale per garantire il collegamento veloce della nostra terra al continente europeo, su strada gommata e su strada ferrata, consentendo ai cittadini agrigentini di salire su una freccia rossa alla stazione di Agrigento e raggiungere comodamente Roma, Milano ed altre città del nord, in tempi notevolmente ridotti.
Il collegamento veloce sullo Stretto – continua il Presidente dell’Ordine – richiamerebbe infatti altri investimenti per realizzare l’alta velocità su strada ferrata, per completare l’anello autostradale siciliano e per potenziare il sistema portuale integrato della costa meridionale della Sicilia, oggi completamente ignorato dai grossi mercantili, provenienti dai Paesi asiatici, attraverso il Canale di Suez e diretti al nord Europa. Tali imbarcazioni, al momento, ignorano le nostre coste e proseguono il percorso attraverso lo stretto di Gibilterra e, circumnavigando la penisola iberica, raggiungono i Paesi del Nord Europa, mortificando la centralità della nostra terra, mal collegata con il continente europeo. Supportati dal documento condiviso con gli iscritti all’Ordine, all’uopo convocati in assemblea, e con la Rete delle Professioni Tecniche – conclude La Mendola – auspichiamo la concreta realizzazione del ponte sullo Stretto, purché sia la volta buona e non si traduca dunque in una nuova illusione per i cittadini, alimentando l’ennesimo sperpero di denaro. Stigmatizziamo la cultura dei veti incrociati e del benaltrismo, che ha contribuito a isolare a lungo la nostra terra dal punto di vista infrastrutturale e lanciamo un appello alla politica e alle istituzioni competenti affinché sia varato un nuovo piano di investimenti speciali per il superamento del gap infrastrutturale della Sicilia centro-meridionale che, oltre alla realizzazione del ponte sullo Stretto, punti:
Alla realizzazione dell’aeroporto sulla Piana di Licata, quale opera strategica prioritaria;
Alla realizzazione della Gela- Castelvetrano, che chiuderebbe l’anello autostradale siciliano, servendo territori attualmente isolati, come quello agrigentino;
A dotare il territorio regionale di una rete dell’alta velocità su strada ferrata, che garantisca un collegamento veloce della Provincia di Agrigento al Vecchio Continente (opzione subordinata alla realizzazione del ponte sullo Stretto);
A potenziare i porti della Sicilia centro-meridionale, affinché questi possano consentire l’attracco delle grosse imbarcazioni in transito nel Mediterraneo”.
Approfondimenti sull’aeroporto per la Sicilia centromeridionale nella Piana di Licata
Lo scalo agrigentino, che costerebbe circa 125 milioni di euro, potrebbe essere organico ad un nuovo sistema aeroportuale siciliano che, in linea con le direttive del Piano Nazionale Aeroporti, alimenterebbe, unitamente allo scalo di Birgi, il polo aeroportuale occidentale dell’Isola che, dal punto di vista amministrativo, potrebbe fare capo a Punta Raisi. Analogamente, lo scalo di Comiso potrebbe essere aggregato al polo orientale, facente capo a Fontanarossa. Tutto ciò, supererebbe le tensioni dovute a “concorrenze territoriali”, consentendo peraltro una notevole riduzione dei costi di gestione ed una più attenta ed organica pianificazione dei voli in relazione alle esigenze del territorio siciliano e ad emergenze come, ad esempio, gli incendi o le frequenti eruzioni dell’Etna. E’ appena il caso di sottolineare che lo scalo agrigentino sarebbe pienamente sostenibile dal punto di vista economico grazie alle utenze del territorio della Sicilia centro-meridionale ed al grande numero di turisti che visitano la valle dei templi e le tante emergenze culturali, paesaggistiche ed ambientali del nostro territorio, come già dimostrato dal Libero Consorzio Comunale con lo studio di fattibilità presentato all’ENAC.
Lo Stato delle cose:
Il Libero Consorzio Comunale ha redatto e presentato all’ENAC un approfondito studio di fattibilità dello scalo. L’ENAC, esaminando la documentazione prodotta, ha già ammesso l’idoneità dell’area della Piana di Licata. Tuttavia, per rilasciare il proprio parere, propedeutico all’inserimento dello scalo nella programmazione nazionale, a più riprese, ha richiesto una serie di integrazioni tecniche molto impegnative per l’attuale livello di progettazione. Il Libero Consorzio sta in atto predisponendo i documenti richiesti dall’ENAC. L’Ordine degli Architetti continuerà a seguire l’evoluzione dei fatti ed a sostenere le apprezzate attività del Libero Consorzio dei Comuni Agrigentini, finalizzate all’inserimento dello scalo agrigentino nel Piano Nazionale degli Aeroporti.
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