Gratitudine di una paziente allo staff del reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’ospedale di Agrigento.

16 Ottobre 2025

Tutta la gratitudine di una paziente agrigentina espressa in una nota dedicata al reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’ospedale di Agrigento.

Sentita lettera con la quale una donna agrigentina, in cura e trattamento presso l’UOC di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’ospedale di Agrigento, esprime tutta la sua gratitudine allo staff del reparto:
“il ricovero in day hospital ha rappresentato per me un’esperienza meravigliosa, sia dal punto di vista umano, che da quello medico. Professionalità ed empatia si fondono, in questo reparto, con beneficio assoluto verso il paziente. Sin dalla prima visita medica col dottor Fausto Crapanzano, direttore dell’U.O.C. Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’ospedale di Agrigento, ho avuto la sensazione di essere compresa in quanto paziente con un fardello non indifferente sulle spalle.


Durante la mia degenza in day hospital, sono stata accolta e monitorata costantemente, sia dai medici che dai fisioterapisti, senza dimenticare il personale sanitario e amministrativo. Il paziente ha la sensazione di essere guidato e protetto da una serie di figure che hanno a cuore solo il suo bene(ssere). La terapia occupazionale ben si associa a quella della riabilitazione neuro motoria e, all’occorrenza, è possibile essere affiancati dalla psicologa che sa ascoltare e proporre strategie finalizzate a sconfiggere lo sconforto e a potenziare la fiducia. Definirmi entusiasta per questa esperienza di ricovero è riduttivo. Spero la mia testimonianza serva a chi legge e attraversa un momento difficile, che necessita di un trattamento medico ed umano di inestimabile valore.”


La paziente conclude la sua missiva con alcune righe che, animate da profonda gratitudine, si possono anche apprezzare anche da un punto di vista narrativo: “sotto la divisa celano contratture, gonfiori e mal di schiena per aver alleviato le nostre pene, nei giorni passati. Dopo la madre, sono i soli che ci permettono di gettare i primi passi, in seguito alle cadute che la vita ci riserva. E, se appena entrata ti aggiri basculante tra i corridoi, vai via scendendo le scale quasi volando, leggiadra come una farfalla, all’uscita. E se ti stai ancora chiedendo come tutto ciò sia possibile, è semplice: sono Angeli in divisa e indossano sorrisi incoraggianti e mani di velluto, per donare benessere, fiducia e luce, nelle tue fredde e buie stanze.”
In foto l’equipe del reparto attorno ad una bella torta con la quale la paziente ha voluto ringraziare tutti al termine di un ciclo di cure e trattamenti.

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