I PRODOTTI DIODOROS CHE NASCONO NELLA VALLE DEI TEMPLI
UNA FOODBLOGGER E UN VIDEOMAKER ALLA SCOPERTA DEI PRODUTTORI
E DELLE RICETTE LEGATE AL TERRITORIO
Ora Diodoros fa il salto in avanti. Il progetto,  consolidato attraverso la partnership con i piĂą importanti artigiani del gusto del territorio, viene promosso tramite un format particolare e del tutto inedito, ideato da CoopCulture – concessionaria dei servizi al pubblico del Parco – in collaborazione con la Valle dei Templi. Il format è stato affidato alla food blogger Annalisa Pompeo (che con GoSicily da anni propone corsi di cucina e tour enogastronomici per turisti stranieri) e al videomaker Marco Gallo: insieme hanno incontrato i produttori legati al marchio Diodoros e dato vita ad un racconto del territorio, attraverso i prodotti. Cinque puntate + cinque ricette, un prodotto a settimana. Nasce così Diodoros Food Exhibition, ovvero esperienze – fruibili gratuitamente sui canali web e social del Parco, – un vero e proprio percorso virtuale tra paesaggio, biodiversitĂ coltivata e produzioni agricole.
“Un eccezionale progetto di valorizzazione e di tutela: il Parco della Valle dei Templi ha elaborato un modello culturale innovativo di utilizzo delle risorse del territorio, un connubio inedito tra pubblico e privato. Con precise linee guida che partono essenzialmente dal mantenimento del paesaggio” spiega il direttore Roberto Sciarratta. Si parte dall’olio, protagonista della prima puntata, poi a seguire capperi, mandorle, vino e miele, protagonisti anche di video-ricette basate proprio su questi prodotti: alla fine si comporrĂ un vero e proprio menu, autenticamente siciliano, declinato sui piatti della tradizione. E visto che l’intento è quello di raggiungere un pubblico internazionale -, l’emergenza ha bloccato i viaggi, è vero, ma resta intatto, soprattutto all’estero, il fascino della cultura, delle meraviglie e delle eccellenze siciliane -, sia la video esperienza che la ricetta sono in inglese con sottotitoli in italiano. La scelta dei sottotitoli è mirata e rientra nella particolare attenzione che la direzione del Parco della Valle dei Templi dedica all’accessibilitĂ ad ogni livello, e agli utenti diversamente abili, garantendo l’inclusione.
Diodoros – il nome rende omaggio a Diodoro Siculo, storico greco di Agyrion (odierna Agira), autore della Bibliotheca Historica – è un marchio autenticamente legato ai 1300 ettari di Parco archeologico e paesaggistico in cui vengono coltivati olivi, viti, pistacchi, mandorli e altre varietĂ tradizionali della frutticoltura siciliana. La selezione di aziende del territorio dall’alto profilo qualitativo e la loro esperienza metodologica e produttiva ha permesso di ricreare prodotti di qualitĂ e sfruttare appieno le risorse naturali della Valle. E proprio pensando ad un polo per la promozione del territorio, declinata in tutte le sue forme, è nata Casa Barbadoro, incubatore di cultura – ospitata in una casa rurale recuperata all’interno del Parco – per studiare, preparare, esporre e vendere non solo i prodotti Diodoros, ma le eccellenze dell’intera zona. “Un viaggio virtuale tra natura, paesaggio, archeologia e produzioni tipiche della Valle per raccontare il legame tra coltivazioni e territorio attraverso l’esperienza digitale – interviene il direttore di CoopCulture, Letizia Casuccio -. Uno storytelling innovativo per far conoscere il patrimonio immateriale e materiale, dando voce ai produttori locali. Un viaggio che si trasformerĂ , non appena possibile, in un’esperienza reale, immersiva, completa: la visita al Parco sarĂ un insieme di conoscenza archeologica, naturalistica, paesaggistica ed enogastronomica, grazie ad uno straordinario modello di collaborazione tra istituzioni pubbliche e operatori al servizio della cultura”.
IL PROGETTO DEMETRA. Cinque campi per la ricerca “archeobotanica” sulle specie agricole autoctone di epoche precedenti, e per la riproduzione di grani antichi e legumi siciliani. Demetra, nuovo progetto finanziato con 400 mila euro di Fondi PSR Sicilia, è in fase di decollo e svilupperĂ attivitĂ e strutture per la “Conservazione delle risorse genetiche vegetali in agricoltura”. Un ulteriore passo avanti che migliorerĂ la performance del Parco archeologico rispetto alle necessitĂ del territorio e dell’ambiente. L’idea è quella di comporre un vero e proprio atlante delle specie autoctone, una preziosa collezione che si aggiungerĂ alle oltre 200 varietĂ custodite dal “museo vivente della Mandorla”. La Valle si avvia così a diventare un vero presidio di biodiversitĂ coltivata di riferimento internazionale.
LE 5 PUNTATE e LE 5 RICETTE.
I prodotti a marchio Diodoros narrano una storia millenaria, un connubio perfetto fra archeologia e natura, un’esperienza culturale e inclusiva, una realtà da vivere.
1 PUNTATA. Si parte con l’ olio della Valle: il video – disponibile sulle pagine social della Valle dei Templi e su quelle di Coopculture, durante la settimana di Natale – avvia un racconto che affonda nella Storia e parte dai secolari ulivi saraceni che da sempre caratterizzano il paesaggio che circonda i resti dell’antica Akragas. L’olio che si ottiene è il risultato della compresenza di numerose antiche varietĂ esistenti, a cui si sono aggiunte nel corso degli anni, le altrettanto pregiate “Biancolilla” e “Cerasuola”. Nasce così l’olio delicato della Val Paradiso che riporta alla mente gli odori e i sapori della campagna siciliana. Il consiglio di Annalisa Pompeo è di assaggiarlo sul tradizionale pani cunzatu.
2 PUNTATA. Sapore marcato e croccantezza: i capperi della Valleappartengono alla stessa famiglia dei celebri cuginidi Pantelleria, ma sono più piccoli e profumati, visto che si tratta di una specie non coltivata ma spontanea, assolutamente priva di spine. Con i capperi Annalisa Pompeo ha arricchito la cosiddetta insalata povera.
3 PUNTATA. Le mandorle della Valle nascono dall’albero-simbolo della Valle dei Templi; i suoi frutti sono utilizzati in qualsiasi momento e consumati da soli o come ingredienti dei dolci tradizionali. Note e apprezzate per le loro proprietà nutrizionali e benefiche, le mandorle della Valle sono uniche, differenti per gusto e consistenza a seconda delle diverse varietà . Annalisa Pompeo sminuzzerà le mandorle e le userà per il famoso e saporito pesto alla trapanese.
4 PUNTATA. SeguirĂ poi il vino della Valle che nasce dai vigneti di Nero d’Avola, Nerello Mascalese e Cappuccio coltivati ai piedi del tempio di Giunone e affidati alla CVA Canicattì. Annalisa Pompeo racconterĂ come il vino è uno dei principali protagonisti nel “coniglio alla cacciatora”.
5 PUNTATA.Il miele della Valle nasce dall’ape nera sicula, di virgiliana memoria, fino a qualche anno fa a rischio di estinzione. Apprezzato per le sue qualità organolettiche e salutistiche, il miele vanta un alto contenuto di polifenoli e antiossidanti oltre che sostanze antibatteriche e antifungine, tanto da occupare un ruolo essenziale nelle culture del Mediterraneo antico da Oriente a Occidente, arricchito da usi, tradizioni e significati metaforici, magici e religiosi. Annalisa Pompeo chiuderà qui il suo menù virtuale: da nessuna tavola tradizionale siciliana potranno infatti mai mancare cubaita e rami di miele. (Video promozionale)